lunedì 15 novembre 2010

Incontro con i produttori presso Aprobio, 27 ottobre

Cristina e Donatella hanno partecipato all'incontro a nostro nome e hanno alcuni nuovi fornitori interessanti da proporci
I loro listini sulla nostra cartella condivisa.
Sono:
1) un produttore, Cinello di Talmassons, di polli e uova bio, che fa prezzi più convenienti dei Milucars soltanto per quanto riguarda il petto di pollo. Gli altri prodotti hanno prezzi analoghi ed in più Milucars fornisce il servizio di consegna. Cristina propone di consultare le Signore per vedere se possono abbassare i prezzi del pollo. Il gas Bisiac ha deciso di fare un acquisto al mese, Donatella è referente, possiamo partecipare al loro ordine, se vogliamo, ma si tratta di andare a ritirare la carne a Talmassons e noi abbiamo già problemi ad organizzare i ritiri di Novacco e El Clap, come è emerso nell'ultima riunione....
2) Quality bio, produttore di farine e prodotti da forno (biscotti, merendine,...) di Moimacco,
3) Produttore di miele, fa 8 euro al chilo, tutte le varietà
4) Forno Arcano, pane bio, molto buono
5) Mucchiutti, Cervignano, lavanda e derivati - interessante per quanto riguarda il discorso degli oli essenziali.

Purtroppo abbiamo avuto poco tempo per analizzare le informazioni.
Nelle prossime riunioni sarà sicuramente un argomento a cui dobbiamo dedicare tempo.
Da quel poco di informazioni che ci siamo scambiati, io sono rimasta personalmente colpita del fatto che i produttori si presentano ai GAS, o perlomeno al nostro che non si trova nelle loro immediate vicinanze, solo con proposte di sconti e non di un servizio di consegne. Non so se questo dipende dal fatto che siamo noi più lontani o piuttosto che i produttori non sono stati sufficientemente sensilibizzati dagli organizzatori sul fatto che vendere ai GAS con l'obiettivo di aggirare i consueti canali di ditribuzione (produttore-> grossista-> supermercato -> consumatore) implica che il produttore debba venire incontro al consumatore facendosi carico di almeno una parte della distribuzione, dotandosi di un minimo di trasporto e di connessione ad internet per facilitare la cosa e che quindi vendere ai GAS non significa vendere direttamente ad un gruppo di consumatori proponendo al massimo uno sconto.
Ho l'impressione che  sia radicata ancora la convinzione che gruppo d'acquisto sia un "gruppo di persone che si mettono assieme per risparmiare " e non invece "gruppo di persone che mirano ad una organizzazione diversa del commercio". Spero che l'AIAB abbia chiaro il concetto e che cerchi di trasferirlo ai produttori. Mail e consegna sono le due parole chiave, non "listino prezzi dedicato ai GAS".

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